Santa Gemma Galgani (Borgo Nuovo di Camigliano – Lucca, 12 marzo 1878; † Lucca, 11 aprile 1903) è stata una mistica e laica italiana. La prima santa stigmatizzata del XX secolo.
Pur non facendone parte dal punto di vista giuridico, appartiene alla Famiglia spirituale Passionista che comprende la Congregazione della Passione di Gesù Cristo (Passionisti), le Monache Passioniste di clausura, Congregazioni di Suore di varie epoche, nazioni e denominazioni, Istituti secolari e Movimenti laicali.
I resti mortali della santa furono posti in venerazione nel santuario di Lucca, fuori Porta Elisa. Iniziato nel 1935 fu terminato nel 1953, cinquantesimo della sua morte. Ha la caratteristica di essere un santuario-monastero. Esso è infatti circondato dagli edifici monastici delle claustrali passioniste che ne curano il culto e ne diffondono la devozione. Le monache passioniste con le quali Gemma desiderava essere aggregata, giunsero a Lucca il 16 marzo del 1905. Dopo alcune sistemazioni provvisorie si stabilirono fuori Porta Elisa nel 1922, nella zona detta dell’Arancio, dove costruirono un piccolo oratorio che accolse l’urna della santa fino alla sistemazione definitiva del santuario.
Altri santuari a lei dedicati si trovano a Madrid (dove si venera il suo cuore) ed a Barcellona. Oltre la Spagna, dove la santa è particolarmente invocata,centri di culto a lei dedicati si trovano in America Latina, specialmente a Montevideo (Uruguay), Medellin (Colombia), Guayaquil (Ecuador), Vistamar (Puerto Rico), Santiago (Cile), nonché in Perù, Argentina e Venezuela. In Africa la devozione a santa Gemma è presente a Lodja, nella Repubblica del Congo (ex-Zaire) e in Tanzania. Nel santuario dell’Immacolata Concezione a Washington vi è un suo ritratto voluto dalle Donne Cattoliche, perché modello di santità in famiglia. Gemma fu particolarmente invocata dai missionari passionisti in Cina (provincia dello Hunan) dal 1922 alla fine degli anni ’50 del ‘900, tramite la Lega Santa Gemma per le missioni costituita tra i laici collaboratori dei missionari.
È la patrona del Movimento Laicale Passionista; dei paracadutisti e dei farmacisti di Lucca.
La sua memoria liturgica è celebrata il 16 maggio.
E’ Patrona dei Paracadutisti che una volta l’anno si radunano nel Suo Santuario, terminando la Messa e lanciando in Suo onore, il grido: “Folgore!”.
Questo fatto ha due spiegazioni: una di tipo mistico ed una storica.
I paracadutisti spesso scaraventati oltre le linee nemiche, sono sbattuti dal vento, un pò come Gemma, quando il nemico infernale, viste andare a vuoto tutte le astuzie che usava per ingannarla, la faceva “volare” di qua e di là e Lei diceva essere salvata solo dal volo del Suo Angelo Custode, che la soccorreva e sorreggeva!
Durante l’ultima guerra fu costituita a Tarquinia una Scuola-Paracadutisti. Le Consorelle Passioniste di Santa Gemma di quella cittadina, che lavoravano i distintivi del Corpo, essendo state incaricate di ricamare sui paracaduti il numero della matricola e il distintivo speciale in oro, argento e seta secondo il grado del rispettivo paracadutista, pensando al rischio al quale si sarebbero esposti quei cari giovani con materna premura si prendono la libertà d’includere dentro ciascun distintivo la reliquia della nuova Santa ed esortano caldamente i militari venuti a visitare gli apparecchi a raccomandarsi alla cara Santa italiana, che essendo stata salvata tante volte dal suo Angelo Custode, certamente li avrebbe protetti nelle loro pericolose manovre.
Il suggerimento incontrò le simpatie di tutto l’eroico Corpo, e si pensò di chiedere alla Postulazione che facesse dichiarare ufficialmente S. Gemma Patrona dei Paracadutisti.
I giovani paracadutisti della Folgore, immolatisi da eroi, battendosi quasi a mani nude, nelle sabbie di El-Alamein nel 1942, ricevettero subito dopo la battaglia da Radio Londra il riconoscimento più alto in un messaggio pieno di ammirazione. «I resti della divisione Folgore – annunciò lo speaker – hanno resistito oltre ogni limite delle possibilità umane!».
Un coraggio estremo, una determinazione, una volontà di ferro, che la loro Patrona Gemma, per sempre giovane, dimostrò nella fede in Cristo!